Friday, March 15, 2013

Mohamed Abdelaziz - foto

Foto di Mohamed Abdelaziz, presidente della Repubblica Democratica Araba del Sahara e terzo segretario del Fronte Polisario.
Cliccate sulle immagini per vederle a risoluzione intera.


© Eric Preau, Corbis Images.


© Mohamed Massara, Corbis Images.


© Mohamed Messara, Corbis Images.


© Luis Tejido, Corbis Images.


© Sabri Elmhedwi, Corbis Images.


© Dai Kurokawa, Corbis Images.


© Raul Caro, Corbis Images.


© Ammar Abd Rabbo, Getty Images.


© Gallo Images, Getty Images.


© Dominique Faget, Getty Images.



Altre immagini prossimamente in arrivo. Rimanete sintonizzati!

Tuesday, February 12, 2013

La polizia Marocchina ferisce brutalmente l'attivista Sahraui Ali Saadouni a El Aaiún



El Aaiún, 10 Febbraio 2013 - Dopo essere stato rapito dalle forze Marocchine, l'attivista Sahraui Ali Saadouni è stato ferito alla mano sinistra e ad al braccio sinistro con un coltello, ed è stato torturato ed insultato. È stato sequestrato per due ore, dopo è stato torturato e lasciato in mezzo al nulla, vicino a Barrio Lirak.

Khadidja Hamdi: il blackout dei media in Marocco è ingiusto


Algiers, Algeria, 11 Febbraio 2013 - Il ministro della Cultura, Khadidja Hamdi, ha detto Domenica che il "blackout dei media" imposto dalle autorità Marocchine durante il processo dei 24 prigionieri politici a Rabat, definendolo "illegale" ed "ingiusto".

Khadidja Hamdi ha definito "inaccettabile" il "blackout dei media" imposto dalle autorità Marocchine, sostenendo che "non permette al pubblico internazionale e Marocchino di sapere cosa sta succedendo nella corte militare".

Il "primo processo di civili Sahraui in una corte militare" è stato descritto dal Ministro come "contrario alla legge internazionale e Marocchina".

Sunday, January 20, 2013

Reazioni al processo per i 23 prigionieri politici Sahraui

ALGERIA – L'Ufficiale Algeriano Belgasem Belabbas ha detto che è importante dare al popolo Sahraui l'opportunità di scegliere il proprio destino, confermando l'incrollabile posizione dell'Algeria nei confronti del conflitto del Sahara Occidentale, aggiungendo che l'Algeria non fa parte di questo conflitto.

AUSTRIA – Ban Kikrb, Direttore generale degli Affari Politici del Ministero degli Esteri Austriaco, ha sottolineato Mercoledì 16 Gennaio ad Algiers la «necessità di terminare il conflitto nel Sahara Occidentale, che è durato per troppo tempo».

DANIMARCA – In una lettera inviata Giovedì 17 Gennaio al Ministro degli Esteri Danese, Villy Sovndal, riguardante il processo dei 23 attivisti per i diritti umani Sahraui, l'organizzazione Danese (chiamata Afrika Kontakt) ha detto: «Processare dei civili in una corte militare è  immorale e contro la legge internazionale».
Per la terza volta, la corte militare a Rabat, Marocco, ha annunciato una data per l'inizio del processo ai 23 prigionieri politici Sahraui. Sono stati imprigionati da quando le forze Marocchine hanno distrutto il campo di protesta Gdeim Izik vicino la capitale El Aaiún (8 Novembre 2010). Il processo inizierà l'1 Febbraio.

FRANCIA – La Sahrawi Arab Democratic Republic’s Friends Association ha chiesto al Presidente Francese François Hollande di affrontare la situazione dei 23 prigionieri politici nella prigione Marocchina di Sale, ed il quale processo, posticipato ben due volte, si terrà l'1 Febbraio 2013.
In una lettera aperta ad Hollande, la presidente della SADRFA, Regine Villemont, ha chiesto al Presidente di «prestare attenzione» alla situazione dei 23 prigionieri politici, imprigionati in prigioni Marocchine da più di due anni.

NORVEGIA – Circa 50 Norvegesi si sono riuniti la notte di Martedì 8 Gennaio fuori dall'ambasciata Marocchina ad Oslo per protestare contro l'arresto di 23 Sahraui che avevano partecipato al campo di protesta Gdeim Izik nel 2010.
Alla protesta, organizzata dalla Norwegian Industry Energy Youth, hanno partecipato anche diversi partiti politici, nonché dalla Norwegian Labour Youth, la Norwegian Confederation of Trade Unions e la Norwegian People’s Aid.


Fonte: Sahara Press Service (Русский)

Comunicato di solidarietà per i prigionieri politici Sahraui


L'Università Nazionale de La Plata, in Argentina, ha aderito alla protesta indetta per il 26 gennaio in supporto dei prigionieri politici Sahraui attualmente imprigionati in Marocco (vedi post precedente). 
L'Università ha pubblicato questo documento, che testimonia la loro partecipazione all'evento.

"Azione internazionale in supporto dei prigionieri politici Sahraui"

 Un gruppo di 23 Sahraui sono imprigionati nella prigione di Salé Rabat (Marocco) solo per aver partecipato al campo Gdeim Izik nel tardo 2010, ed aspettano l'inizio di un processo dalla corte militare del Marocco. Il processo inizierà l'1 Febbraio 2013. Il campo di Gdeim Izik, a 15 km dalla città occupata di El Aaiún (capitale del Sahara Occidentale), è stata la più grande protesta pacifica nella storia del conflitto tra Sahara Occidentale-Marocco. Più di 20,000 persone hanno lasciato le loro case e montato una tenda nel deserto. Il campo è stato violentemente distrutto l'8 Novembre 2010 dalla polizia Marocchina.

In Spagna è stata organizzata una protesta per il 26 Gennaio, per protestare contro le decisioni prese dalla polizia Marocchina, ma anche città fuori dalla Spagna hanno preso parte alla protesta.

Le città che fino ad ora hanno aderito alla protesta sono:
Santander (Spagna);
Bilbao (Spagna);
Barcellona (Spagna);
Gijón (Spagna);
Tenerife (Spagna);
Gualajara (Messico);
Città del Messico (Messico);
Parigi (Francia). 



Pagina Facebook dell'iniziativa (español)
Fonte: Poemario por un Sahara Libre (español)

Saturday, January 19, 2013

Uno sguardo al Sahara Occidentale


Chi non è già familiare con la situazione del Sahara Occidentale probabilmente si starà chiedendo il motivo di questo blog.

Il Sahara Occidentale è uno dei pochissimi paesi - se non l'unico - nel mondo a non fare in alcun modo parte delle Nazioni Unite. Il motivo di ciò sta nel fatto che, attualmente, non si sa chi è al comando del paese. Il Sahara Occidentale confina a nord con il Morocco, che sostiene che il Sahara Occidentale sia parte del suo territorio. Ma un'entità politica conosciuta con il nome di Repubblica Democratica Araba del Sahara controlla circa il 20%-25% del territorio del Sahara Occidentale e sostiene di avere l'intero territorio del Sahara Occidentale sotto il suo controllo.

Il che ci porta qui.

Il conflitto tra la RDAS ed il Marocco dura dal 1976 fino ad oggi, ed, a differenza per esempio del conflitto tra Palestina ed Israele, ha ricevuto ben poca pubblicità. Lo scopo di questo blog è di sensibilizzare il pubblico a questo interminabile conflitto che ogni anno produce centinaia di morti. Moltissime persone vengono ogni anno incarcerate in Marocco soltanto perché vogliono che il Sahara Occidentale sia riconosciuto come uno stato indipendente dal Marocco. Tutti quelli che osano manifestare vengono ingiustamente attaccati dalla polizia. E le Nazioni Unite, le altre nazioni Africane, non fanno niente. 

Nonostante il menefreghismo della maggioranza dei paesi e dei politici del mondo, in Spagna ci sono diversi piccoli gruppi che sostengono la RDAS, ed io, con questo mio piccolo progetto, spero di far nascere un gruppo anche qui in Italia.

Detto questo, vi auguro una buona permanenza, e spero che anche voi riusciate ad innamorarvi di questo paese.

Secopsa firma un contratto da 6,8 milioni



18 Gennaio 2013 – La compagnia spagnola Secopsa ha firmato un contratto di 6,8 milioni nel Sahara Occidentale. La compagnia dovrà ri-urbanizzare il principale viale di El Aaiún (la capitale del Sahara Occidentale), lunga 2.55 chilometri e larga 55 metri. I lavori dovrebbero cominciare nel Gennaio del 2013 e finire verso l'Aprile del 2014.

La compagnia, che ha il suo quartier generale a Valencia, in Spagna, ha anche lavorato in Algeria e Libia, costruendo in quest'ultima l'Albayda Palace Hotel, del valore di 9 milioni di euro.

Fonte: Poemario por un Sahara Libre (español)